Editoria digitale: Dario Flaccovio, il segreto nella qualità

[:en]editoria digitale. Marisa Dolcemascolo[:]

Quando un editore digitale pensa alla qualità e mi parla di qualità vado in brodo di giuggiole.

Ok, premettiamo subito la cosa che mi squalifica del tutto in quanto a obiettività. Dario Flaccovio è il mio editore e per ora mi fermo qui. Più che il mio editore, tuttavia, è l’editore di Riccardo Scandellari, di Veronica Gentili, di Rudy Bandiera o di Mariagrazia Villa, autori della cultura digitale italiana che hanno raggiunto livelli molto alti nella diffusione di una nuova visione delle cose del web nostrano. Consistente e utile, chiara ed efficace, una vera editoria di qualità. Dietro questo fenomeno c’è Marisa Dolcemascolo, donna imprenditrice di Palermo e punto di riferimento della casa editrice che ha creato un brand di qualità nell’editoria sul mondo del digitale con una ricetta davvero unica nel panorama italiano.

Persone e contenuti che restano.

Sai perché sono onorato di far parte di questa scuderia dell’editore siciliano? Il motivo è molto semplice: ha una ricetta unica che ha, di fatto, creato un mix di autori “digital” autorevoli e consistenti, chiari e utili, efficaci e positivi. Ha creato nei suoi libri che vanno dal giornalismo al marketing, dal blogging alla seo, dalle App all’etica, un modo di fare editoria digitale che regala sempre qualcosa di buono e utilizzabile per migliorare la professionalità di chi legga i suoi contenuti. Ogni volta che prendi in libreria o da Amazon uno dei volumi della Dario Flaccovio ti ritrovi tra le mani una cosa che ti serve davvero, uno strumento utile per migliorare la tua posizione lavorativa o il panorama del tuo futuro.

In questo panorama ci vuole visione e qualità

Quando il mio editore ha iniziato a parlare di qualità ho visto un modo di affrontare l’editoria che può aiutare il giornalismo in mobilità in modo molto efficace. Semplice il motivo: al centro delle professioni del digitale c’è lo smartphone e Flaccovio lo sa bene. Ecco perché quando parla di qualità parla di qualcosa che col giornalismo mobile centra molto perché il mojo permette di ripensare molto alla qualità del lavoro quando si produce un contenuto vista la facilità di uso dell’hardware e del software.


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