Digitale: esperienze di una crescita lenta e felice

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Questo 2020 è stato ed è ancora, per me, l’anno della maturazione digitale della mia immagine e del mio percorso. Ti racconto alcune cose che nascono dalla mia esperienza di una crescita lenta e felice.

Te le racconto parlando di te, non di me. Te le racconto spiegandoti quanto ho progettato, creato e vissuto in questi mesi, mettendoti in grado di comprendere da solo se queste indicazioni che nascono dalle mie esperienze ti possano essere utili.

Tu, il tuo progetto, il tuo racconto

Al centro ci sei tu. Hai un progetto, un lavoro, una strada da seguire. Probabilmente, in questi mesi il tuo progetto è cambiato, per forza o per amore. Questo percorso ha bisogno di una casa digitale, di un racconto, fatto di immagini e contenuti. Tutto questo serve a far capire cosa ti rende unico, cosa potrebbe o dovrebbe spingere gli altri a contattarti per avere i tuoi servigi. La tua arma più potente e anche l’unica che hai a disposizione è lo smartphone. Non lo dico io, lo dice la storia. Lo smartphone è il tuo ponte verso l’esterno, il diffusore della tua immagine digitale o di quella della tua attività.

Una casa digitale

Tutti abbiamo bisogno di un posto dove stare. Anche tu. Anche il tuo lavoro. In un mondo nel quale la casa è per molti un miraggio, un’abitazione digitale è molto meno costosa da raggiungere e difficile da costruire. La mia ha avuto un costo legato alle ore di lavoro che ci ho messo e a pochi materiali che mi sono serviti a tirarla su. Per avere la tua casa digitale il posto dove devi andare a prenderla è WordPress, software di costruzione di siti e pagine web facile e performante. Ci vuole studio, ok, ma si tratta di un sistema che ha una logica comprensibile e che offre enormi possibilità. Se creerai la tua casa digitale ti sentirai come mi sono sentito io in questi mesi. Ho lavorato durante il giorno per i miei clienti, ma le sere e i momenti liberi li ho dedicati al mio nuovo mondo digitale. Come un muratore di una volta, ho faticato nel mio cortile per fare fondamenta, muri, stanze, finestre, vetrine. Una soddisfazione di enorme valore, una sensazione intensa e rinvigorente. Ho costruito qualcosa di mio, la mia casa digitale, con i miei muri, i miei panorami, i miei contenuti.

La crescita: questione di lentezza

Costruire una casa sul web è il punto centrale della crescita della tua vita digitale e del tuo lavoro. L’ho sempre sostenuto e poi l’ho fatto. Il tuo sito è il centro del tuo progetto e i social sono i satelliti del tuo mondo. Lo strumento per farla è WordPress e l’esperto cui mi sono rivolto io per imparare a nuotare in quel mare è Fabio Ranfi. La sua capacità di farti capire il mondo digitale è impareggiabile. Algoritmo Umano, la mia casa digitale, ne è la prova: se l’ho fatto io puoi farlo anche tu. Una volta ultimata la costruzione sarai davanti alle scogliere di Dover con le ali al loro posto, pronto a spiccare il volo e impaurito dalla possibilità di non riuscirci. Stai tranquillo, la crescita è questione di lentezza.

Ogni contatto è importante

La paura di non trovare i primi clienti, di non crescere, di non farcela è indotta da un mondo digitale che è ancora saldamente attaccato ai numeri, alle quantità. Ferma le vene dei polsi. In quel momento la tua crescita nel digitale diventerà questione di lentezza. Ogni persona che ti avvicina sarà importante, ogni messaggio sul tuo smartphone potrà nascondere un’opportunità, ogni operazione social sul tuo telefonino sarà un piccolo mattone del tuo futuro. Ogni volta che instauri un contatto non pensare a vendere, ma a dargli valore. Con un contenuto, un consiglio, un parere, un po’ di ascolto. Questa è la via che ti farà crescere in modo lento, ma costante.

Lo smartphone ti aiuterà

Il telefonino, nel momento in cui avrai costruito la tua casa digitale, diventerà lo strumento determinante per farla funzionare. Ti aiuterà tantissimo. La benzina nel motore sono e saranno i contenuti, quelli che creerai per parlare del tuo progetto, ma soprattutto per far crescere i progetti degli altri. Pubblica quando è utile che tu lo faccia, non quando devi. Non parlare di te stesso, ma di quello che può arricchire, umanamente e professionalmente, chi ti circonda. Ascolta il tuo mondo, fallo parlare, come suggerisce saggiamente Riccardo Scandellari. Vedrai che sarà chi ti segue a farti capire cosa e quando dare, con il tuo smartphone alla mano, contributi importanti a chi ti circonda.


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