Lavoro: le grandi cose non le fai da solo

group of persons wearing yellow safety helmet during daytime

Riflessioni dopo un corso di formazione.

L’Ordine dei giornalisti della Toscana mi dà una grande opportunità. Di cosa si tratta? Da alcuni mesi, forse poco più di un anno, faccio corsi di formazione online per giornalisti sotto l’egida di questo ordine regionale. E’ un’esperienza pazzesca. Li faccio di sabato mattina e ho la grande opportunità di trovarmi davanti un mosaico di 50-60 persone (ogni volta) che arrivano da tutta Italia. Generalmente attraverso la penisola dal Trentino alla Sicilia. Questo contatto con i colleghi che condividono il mio stesso mondo del lavoro è un grande regalo. Vedo energia, qualità voglia, desiderio di riscatto, di una categoria come quella dei giornalisti che è stata travolta dai cambiamenti e stritolata dalle problematiche piuttosto importanti delle nostre democrazie. Ok, non voglio volar alto. Resto a questo bellissimo mosaico di colleghi che mi trovo davanti.

Un’insolita richiesta

Alla fine dell’ultimo corso che ho fatto, sabato 18 giugno 2022, mi sono sentito ricapitare un’insolita richiesta pubblica. “Teniamoci in contatto, creiamo qualcosa insieme, cerchiamo di fare sistema”. Ecco, nel lavoro di oggi, per evolvere e fare grandi cose, devi stare insieme ad altri, devi fare sistema.

Io ho subito risposto: “Ci sto”. Ho messo a disposizione il mio gruppo di Whatsapp con link a invito di cui ho parlato sulla mia piattaforma di lavoro, Algoritmo Umano, qui. Il link di invito dei gruppi di Whatsapp è uno strumento nuovo che nemmeno io capisco bene. Tuttavia lo voglio sperimentare proprio per dare consistenza a questa insolita richiesta di fare sistema insieme. Aiutandosi, condividendo informazioni, documenti, libri, spunti, sguardi sul presente e visioni del futuro.

Lavoro tra il male (poco) e il bene (tanto)

Se sei pronto a fare sistema per migliorare nella vita e nel lavoro, ti devi preparare al male. C’è chi succhierà questa tua caratteristica senza dare niente. Ho imparato a convivere con la cosa perché il tempo, poi, pareggia i conti. I free rider (quelli che non pagano il biglietto) prima o poi si perdono. Quelli che non sono giver prima di taker, prima o poi, si autoeliminano. Nel lavoro, però, lo dice Adam Grant nel suo magnifico “Più dai, più hai“, chi contribuisce al miglioramento del contesto del lavoro che vive è quello che poi raccoglie i risultati migliori, conservando attorno a se l’armonia dell’ambiente.

Nel condividere sul lavoro, tuttavia, c’è molto… bene da guadagnare. Volendo essere pragmatici è una grande forma di marketing. La migliore. Poi si genera facilmente la catena della gratitudine che ci fa diventare un riferimento per colleghi, conoscenti, amici e legami deboli come quelli che guadagnano sui social network. Oltretutto proprio i social stanno diventando i posti in cui si cercano finalmente connessioni di valore e non numeri. Te lo spiego con un video.

I social, mezzo per fare sistema

Il lavoro, dunque, può tornare a essere un campo dove troviamo espressione piena, proprio grazie agli strumenti digitali che abbiamo a disposizione. Basta smettere di preoccuparsi dell’apparire per ritornare a essere. Basta capire che se vuoi fare grandi cose, non le puoi fare da solo.


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