E’ morta la tv, ma non sembra se ne siano accorti in tantissimi…
Oggi è il giorno in cui è morta la televisione, ma tutto sembra andare bene. Oggi è il giorno in cui il telefonino ha deciso di restare verticale e di costringere tutti a diventare… dritti e non orizzontali come siamo sempre stati. Oggi è il giorno in cui va in pensione in modo permanente la preminenza (era ora) di un modo di vedere e di fare i video che è figlio della tv.
La tv è morta oggi e si è portata dietro il punto di vista che abbiamo sempre avuto, quel 16/9 che ha sempre ripetuto l’immagine acquisita, appunto, dall’occhio umano che vede, a causa del doppio campo visivo, in orizzontale e non… verticale. Oggi il mondo, però è andato a mettersi in piedi e ha liberato tutti dalla necessità di avere davanti gli schermi in orizzontale. Ma cosa è successo? Dai che lo sai…
E’ nata IGTV
Ieri a San Francisco, ma era già oggi in Italia, Kevin Stystrom, fondatore e CEO di Instagram, ha ribaltato il mondo dei social media annunciando il raggiungimento del miliardo di iscritti da parte del social più visuale, ma ha fatto anche di più. In un evento live su Instagram che puoi trovare qui, ha presentato a tutti IGTV, una applicazione di Instagram stand alone che è una vera televisione multicanale piena di contenuti magnifici e di canali creati in queste ore dalle star della rete per dare ai nuovi video addicted un portfolio di possibilità davvero impressionanti. Con IGTV si possono caricare video anche fino a un’ora, pre montati, e creano, assieme alle dirette, il proprio canale video su Instagram.
L’era degli schermi verticali.
Nelle ore in cui sbarca in Italia Youtube Music Instagram (di proprietà di Facebook) è andato a intaccare il regno dei video che è del social di Google. Bene, si muove tutto l’universo, ma resta il messaggio chiaro. Quale? Il moto dei video a diventare verticale subirà un’accelerazione violenta e metterà in crisi anche tutto quell’apparato delle TV che ha dettato legge finora.
Perché adesso è chiaro ed è sancito dal secondo più importante social del mondo: i video si guardano in verticale.
Tutta la grammatica che abbiamo conosciuto fino a oggi possiamo metterla nel cassetto. Gli schermi che guardiamo più spesso sono in verticale. Bisognerà adeguarsi. D’altronde andate in giro e trovatemi una persona che tiene il telefonino in orizzontale per vedere una cosa: non c’è.
La televisione è morta oggi, spero le facciano il funerale, perché insomma, mi ha fatto piacere viverla per un po’. Ora facciamo senza.
Bisogna avere un’idea.
Per stare su IGTV, però, bisogna avere un’idea e averla precisa. Sai qual è il successo di Instagram? Semplice: dal punto di vista della narrazione della nostra storia o delle storie ci ha regalato la cosa più importante: una porta per entrare nella vita degli altri, ma davvero.
Per questo se vuoi inventare qualcosa di nuovo devi avere bene in mente come far entrare dentro la porta di casa tua chi ti segue. Io ho deciso di farlo con lo strumento degli Spectacles per raccontare storie, incontri, avventure e giornate mojo. Se vuoi mi trovi su IGVT all’indirizzo @frafacchini. Ti farò vedere anche come costruirò il mio linguaggio verticale proprio grazie a Instagram.
Il perché del decesso della tv.
Questa provocazione della morte della tv non è mia ma è di Rudy Bandiera che ha aperto anche lui le danze su IGTV facendo questa boutade, ma motivandola non solo con il cambiamento dell’inquadratura, ma anche con il trionfo dei contenuti a richiesta che IGTV sviluppa. Già, perché in questa niuova finestra sul mondo vedi quello che vuoi tu e quando lo vuoi tu. Dopo Netflix, quindi, la nascita di questa app che ha ribaldato l’inquadratura e fatto esplodere le possibilità di contenuti da vedere in un giorno, c’è da decretare il decesso della tv anche perché nessuno vorrà più aspettare l’orario per vedere una cosa che potrà e vorrà vedere, da oggi sempre di più e sempre in verticale, quando desidera.
Ecosistema mobile, ma anche i post sono morti (e le homepage)
Poi va detta anche questa: con questa apertura delle storie a video precaricati di un’ora e visibili solo sulla app per smartphone, l’ecosistema mobile ha, di fatto, creato un mondo che della tv non ha bisogno, ma ha anche messo in pensione i feed, visto che ora sono molto più importanti le stories dei post. Anche il Feed, quindi, è morto, -assieme alle home page dei siti che, ormai, non servono più a nulla. Lo dicevo nel 2015 e oggi si è abbondantemente realizzato il destino delle pagine iniziali dei siti web che, ormai, non frequenta più nessuno. Ormai andiamo diretti alla fonte o al contenuto passando dai social o guardando chi vogliamo noi, all’ora che vogliamo noi, sullo schermo mobile che vogliamo noi, possibilmente in verticale. Siamo nell’era della post televisione. Benissimo. E’ un’era mojo.
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