Non sono un fenomeno del podcast, sono solo uno che sta studiando.
So, però, di essere qualcuno che ama moltissimo fare le cose che non si possono fare. Allora ho messo insieme le parole podcast e le parole mobile per cercare di capire se potevo creare qualcosa di nuovo. Volevo far uscire allo scoperto il linguaggio del suono che arriva dalla vita vera, rumori compresi. Non so se ci sto riuscendo, ma sono sicuro di essere sulla strada buona. Sulla strada di un’esperienza condivisa che diventi qualcosa di più di una voce che racconta una storia e di tanta ingegneria del suono fatta in un luogo artificiale.
Podcast mobile: un pezzo di vita insieme
Ho registrato la puntata numero 8 della stagione 2021 di Algoritmo Umano in totale mobilità. L’intervista è stata fatta a bordo campo, con uno smartphone in mano e un’interlocutrice straordinaria. Lei chiudeva in ufficio la sua giornata di lavoro, io ero a bordo campo, a guardare mio figlio che si allenava. Lei as Siracusa, io a Milano. Grazie a Santina Giannone ho raccontato una cosa importante e un libro importante: “Comunicare Human to Human”, di Dario Flaccovio. Se hai un’azienda o sei un comunicatore, dovresti leggerlo. C’è di più: abbiamo staccato un pezzo di vita insieme, rumori compresi, mettendolo nelle tue orecchie.
Podcast mobile: come ho fatto
Come ho registrato questo podcast mobile? Semplice: smartphone alla mano (un iPhone 12), durante l’intervista. iPad (un vecchio Pro) per produrre i blocchi e un Samson Xpd2 per registrare il pre sigla. Naturalmente mi è servito anche un adattatore USB-USB C. La mia fedele cuffia Sennheiser per sentire, la app Anchor per montare i pezzi e pubblicare. Il sito e i social per diffondere. Sempre in totale mobilità. Vedi tutto nella foto.
Sono al parco, mentre scrivo. Ho il sole in faccia e vedo anche poco lo schermo. Poco lontano da me una famiglia fa un pic nic. Intanto tu ascolta. Se ti va. Io torno a casa.
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