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Il mobile journalism racconta anche il business.
Tra le produzioni del mio lavoro, nel mio portfolio ancora embrionale, si sta facendo largo, oltre a una produzione di carattere editoriale (ad ampio respiro), anche un’iniziale rete di contatti per raccontare imprese, business e startup con il linguaggio del mojo. Naturalmente quando si inizia una nuova attività si comincia dalle persone che ci stanno di fianco e, non mi vergogno a dirlo, il primo caso riguarda la nuova intrapresa di mia sorella Anna, manager e imprenditrice nel campo delle agenzie di vendita di accessori e abbigliamento per bambini “second hand”. Ho vissuto lo sviluppo della sua attività e ora vedo il nascere di una nuova avventura legata al marchio creato, si chiama Mamadiscout e puoi trovare tutte le informazioni qui, ma anche a un’innovativa forma di franchising che Anna vuole creare. Imprenditrice “creativa”, Anna, 51 anni e una carriera intera nella gestione delle aziende e nella loro rivalutazione, mi ha dato l’incarico di raccontare la sua nuova idea con il semplice telefono in mano, potendo sfruttare la versatilità e l’intimità che solo questo strumento riesce a creare.
Pochi mezzi, prezzi contenuti, tante potenzialità
Con pochi mezzi (telefono, staffe, microfoni, gimbal, treppiedi e alcuni altri accessori), una linea di racconto intima e coinvolgente, un piano editoriale condiviso e le potenzialità delle piattaforme sociali, stiamo raccontando il nucleo e i concetto di questo nuovo business, creando la storia di un’idea che nasce, si sviluppa e cresce con l’interazione.
Anzi, si può dire che un progetto corporate fatto con il mojo può sviluppare meglio il racconto “vero” di un business dando libertà di scrittura e velocità di esecuzione a chi lo interpreta e al cliente che lo chiede, potendo poi essere eseguito con velocità, ma senza rinunciare alla qualità. Ecco perché raccontare un’azienda, un’impresa, un’idea imprenditoriale con gli elementi del mobile videomaking fa esprimere potenzialità eccezionali. Guarda un piccolo assaggio del linguaggio mojo adattato al racconto di un’idea imprenditoriale.
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A questo racconto, poi, si aggiunge il contesto e la creazione del pubblico potenziale che, guarda caso, sono azioni che si possono fare con il cellulare attraverso le piattaforme sociali. Sempre in mojo si possono, infatti, coinvolgere clienti e interessati alla nuova intrapresa. Naturalmente l’attività corporate, nella mia produzione, è ancora all’inizio e il learning by doing è a pieno regime, ma è già netta l’impressione che questo nuovo linguaggio, essenziale e utile, si possa sposare bene con la necessità di spiegare un’idea o raccontare un’azienda. Per contatti, progetti e preventivi sull’argomento puoi contattarmi tramite questo sito o tramite la neonata pagina Facebook delle mie attività professionali.
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