Il passato che ho vissuto
Non mi piace raccontarmi. Mai piace raccontare. Comunque eccomi. Mi chiamo Francesco Facchini, sono nato nel 1971 a Milano e sono cresciuto vicino a Udine, in Friuli Venezia Giulia. Sono laureato in Scienze Politiche e sono giornalista professionista dal 30 gennaio 2002. Ho fatto il giornalista sportivo, partecipando a eventi come il Mondiale di calcio del 1998, le Olimpiadi di Torino del 2006 e quelle di Pechino del 2008. Il mio lavoro, l’ho vissuto durante la rivoluzione digitale dell’industria dell’informazione. Ho toccato tutti i tipi di media: dalla radio alla tv, dai siti ai giornali, dalle agenzie ai periodici. Poi il giornalismo è cambiato e io con lui.
Il cambiamento di Francesco Facchini
Nel 2008 ho iniziato a lavorare con i primi smartphone tra le mani. Ho pensato subito che potevano essere uno strumento per creare contenuti e quindi ricchezza per il mio lavoro. Ho maneggiato e provato di tutto. Nel 2012 ho fondato un’agenzia che si chiama Alanews, basata sul lavoro con gli smartphone. Nel 2016 l’esperienza è terminata e ho cominciato a studiare e a divulgare il mobile journalism in Italia. Già, il giornalismo fatto con il telefonino. Ho studiato questa materia in modo profondissimo, conoscendo tutti i principali interpreti mondiali. Ho preso parte a conferenze internazionali come Mojofest o La Vidéo Mobile, a Galway e a Parigi. Sono stato ospite al Festival internazionale del giornalismo di Perugia e sono stato invitato al congresso di Mojo Latam a Buenos Aires.
Francesco Facchini e l’università
La mia attività di divulgazione mi ha portato all’insegnamento presso prestigiosi atenei come IULM, LUMSA e Università degli Studi di Pavia. Una splendida esperienza, una stagione preziosa. L’università è il luogo del futuro e, forse, proprio per questo ho iniziato ad allargare la mia attività verso tutto quello che riguarda l’uso dello smartphone e della tecnologia che ci circonda e che migliora la nostra vita, il nostro lavoro, la nostra storia. Negli ultimi tre anni sono andato anche io all’università, esattamente all’università del cambiamento.
Il mio lavoro oggi è il tuo futuro domani
Chi è Francesco Facchini oggi? Qualche volta questa domanda me la faccio. Ecco la risposta. Sono un produttore di contenuti, un formatore, un consulente, un digitalizzatore di vite altrui, uno studioso del futuro dei media e della comunicazione. Sono uno sperimentatore di modelli di produzione e di business attorno ai contenuti che possono essere trasformati in opportunità per il tuo futuro professionale o umano. Tutto questo lo faccio con la forza di uno smartphone e di un tablet.
L’evoluzione di un giornalista
Il 2020 è stato per me un anno cruciale. Ho scritto un libro: si intitola Smartphone Evolution. Lo puoi trovare qui: è un libro strumento, una specie di libretto di istruzioni su come usare lo smartphone come arma totale per raccontare, rilanciare, disegnare il futuro e realizzare progetti. Ho imparato a fare siti, a creare interfacce di pagamento a sperimentare il live-streaming, a testare sulla mia pelle tutto quello che posso fare per i clienti.
Il 2022 è stato l’anno dei corsi per giornalisti. Il consiglio nazionale dell’Ordine mi ha chiesto di farne due: uno sul giornalismo in mobilità e l’altro sull’auto imprenditorialità, sulla nuova professionalità del giornalista. Ti confesso, non ci avrei mai creduto se me lo avessero detto prima: li hanno visti decine di migliaia di colleghi. Un successo che va oltre i miei meriti. Il 2023, quindi, l’ho voluto dedicare alle nuove frontiere della mia professione come il podcasting, il metaverso e l’uso dell’intelligenza artificiale per creare contenuti per l’informazione.
La maggior parte del mio lavoro la dedico ai clienti del laboratorio che ora si occupa di formazione, di consulenza, di produzioni audiovisive mobile e potenziate dall’intelligenza artificiale per una varietà di realtà editoriali e non. Un mondo di interpreti che hanno in comune la forza del rinnovamento e il coraggio di farlo con uno smartphone.