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  • Social media live: consigli per non sbagliare

    Social media live: consigli per non sbagliare

    Social media live: un mondo di opportunità che stiamo sprecando. Ecco perché.

    I social media live sono una grande opportunità che stiamo continuando a sbagliare in modo incredibile. Più passo il tempo sul web a osservare questi tipi di format e più mi rendo conto che li stiamo producendo, realizzando con linguaggi e modi che arrivano dal passato e che non vogliamo cambiare. Semplice il motivo: abbiamo paura. I due principali modi di fare social media live che continuo a vedere in grande quantità e che ritengo sbagliati sono questi:

    1. IL BUCO DELLA SERRATURA (O BREAKING MODEL). Schiacciamo molto spesso il tasto start del nostro social media live davanti a eventi particolarmente significativi o a notizie delle quali abbiamo la fortuna casuale di poter partecipare. Ne escono dirette senza titolo, senza spiegazione, senza grafiche, senza qualità. Sotto questa categoria posso tranquillamente annoverare tutte le dirette che facciamo dagli account personali e anche alcune di grandi quotidiani italiani che, troppo spesso, aprono il social media live in modi sbilenchi e tremolanti, solo per l’esigenza di mostrare di essere sulla notizia.
    2. IL BROADCASTING MODEL. Aziende del mondo dei media e di altri mercati propongono generalmente social media live pieni di linguaggi televisivi, di situazioni statiche o di mera riproposizione del segnale tv su un canale diverso.

    Sono entrambi modi che esprimono un linguaggio vecchio su un medium e su un formato nuovo.

    Un mini kit “mai più senza”.

    Prima di dirti come realizzare in modo differente i tuoi social media live ti metto qui un kit che puoi portarti sempre addosso, leggero ed efficacissimo. Il tuo smartphone e il kit Shure MV 88+ sono i due componenti indispensabili per assicurarti una buona qualità di filming e una buona acquisizione dell’audio. Dentro lo smartphone, poi, basterà la tua app di Facebook, Youtube o Periscope per andare live. Se vuoi, invece, aggiungere elementi come la grafica devi dotarti di app come Switcher Studio: con quella avrai a disposizione strumenti come sottopancia, titoli, diagrammi, punteggi, per poter arricchire i tuoi prodotti con elementi di netta caratterizzazione.

    Gli elementi per non sbagliare i social media live.

    I social media live sono format che risultano notevolmente arricchiti dalle tecniche e dagli strumenti della mobile content creation. Oltretutto si tratta di un’espressione creativa che ha il cromosoma della mobilità nella sua ragione d’essere, visto che raggiunge i nostri telefonini, visto che ci raggiunge mentre siamo in movimento. Ecco alcuni elementi per sfruttare a pieno le potenzialità dei social media live:

    1. SCRIVILA. Devi approntare un vero e proprio storyboard, un canovaccio da rispettare, sebbene l’imprevisto sia sempre dietro l’angolo.
    2. ARRICCHISCILA. Un ospite, molto spesso, è un elemento di qualità. Ora perfino con le app native dei social, può essere portato dentro la diretta anche da remoto.
    3. OCCHIO ALLE CRISI. Un hater, una persona che compare nel tuo quadro, un disturbatore. Preparati un piano d’uscita dagli imprevisti.
    4. MUOVITI. La staticità del programma è la sua negazione. Fai un percorso che possa essere elemento del racconto che vuoi fare.
    5. SII RIPETITIVO. Ripeti spesso gli elementi del tuo live: chi sei, dove sei, cosa stai raccontando, con chi sei.
    6. PENSALA IN MODO INFORMALE. La mobile content creation è quella cultura che ti permette di entrare nella vita delle persone in tempi e modi completamente diversi da quelli ritratti dalle telecamere. Ecco, dacci dentro e crea aprendo il live su momenti intermedi di una storia, di un evento, di un’azienda.

    La tv emette gli ultimi rantolii.

    Con questi elementi farai piazza pulita di questi metodi televisivi con i quali usiamo il social media live, negandone le qualità mobili che questo mezzo ha innegabilmente. Gli ultimi rantolii della tv e dei mezzi di massa sono un dazio che possiamo fare a meno di continuare a pagare. Se utilizzi i social media live in questo modo raccontami nei commenti la tua esperienza e cerchiamo di costruire una nuova consapevolezza su questo interessante formato visuale che utilizziamo, per ora, veramente molto male.

    Foto di copertina di StockSnap da Pixabay

  • Business con le dirette social: il caso Van Achter

    Business con le dirette social: il caso Van Achter

    Dirette social: ecco come si rivoluziona una carriera.

    Le dirette via social network sono un argomento che sta attirando molto la mia attenzione in questo periodo. Sono uno strumento da proporre sul mercato se lo osservo dalla parte tua e mia, cioé quella dei produttori di contenuti freelance, ma anche una grande opportunità per aziende, professionisti, istituzioni ed enti che vogliano cogliere al volo le potenzialità di un mezzo che ancora non è stato compreso.

    Nella mia attività di divulgatore, di solito, alterno spiegazioni a incontri. Questa volta è proprio il momento di un contenuto del secondo tipo per regalarti un caso di un giornalista, produttore, “mediacker” come si definisce lui, il quale ha squadernato completamente lo spartito della sua carriera reinventandosi producer e formatore nel campo delle dirette via social e del giornalismo imprenditoriale.

    Il fenomenale live guy

    Ho conosciuto Damien Van Achter, questo il suo nome, durante la giornata de La Video Mobile 2019 a Parigi lo scorso febbraio. Dopo una carriera in diversi tipi di media, Damien ha deciso di diventare imprenditore di se stesso, di insegnare agli altri come si fa e di farlo mettendo i format in diretta al centro della sua produzione. Sul suo canale Youtube puoi vedere molte sue riflessioni e operazioni sull’argomento, ma la cosa più stupefacente è la sua capacità di invertire i punti di vista del suo linguaggio di produzione delle dirette via social. Quella che vedi qui sotto è un discreto esempio. A La Video Mobile si è “autoripreso” l’intervento in cui spiegava il suo progetto all live per clienti e media.

    Il professore matto.

    Damien Van Achter è professore “invitato” di giornalismo imprenditoriale a IHECS (Bruxelles), EFJ (Parigi), all’ISIC di Rabat in Marocco e alla CFJM in Svizzera. Abbiamo fatto due chiacchiere e mi ha spiegato bene la sua impostazione. Ha due caratteristiche che ti invito a seguire. Ha impostato (tanto da diventare insegnante della cosa) il suo giornalismo in modo imprenditoriale e ha formattato in modo particolare i suoi live. Per andare dai suoi clienti ha perfino creato un’automobile “da live” mettendo internet e alcune camere nella sua vettura. Ha girato le strade del vino d’Alsazia invitato a raccontare le storie dei produttori in diretta (con aumento del 7% del fatturato da un anno all’altro), ha creato formati e usato strumenti atipici per cambiare le situazioni nelle quali realizzava le sue produzioni. E’ un professore matto che insegna ai giornalisti come fare gli imprenditori e ai producer di contenuti come spezzare i linguaggi con cui fare i live.


    La nostra chiacchierata. I sottotitoli sono quelli in francese fatti in automatico da Youtube per cercare di capirci qualcosa in più. Non sono fedelissimi, me ne scuso.

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